Il Tartufo, il diamante della terra.

I Tartufi appartengono alla famiglia dei funghi ipogei, perchè rimangono nel sottosuolo lungo tutto il loro ciclo di vita.
Nascono e si sviluppano nei pressi di specifici alberi ( quali ad esempio il Faggio, il Castagno, l'Acero e il Pioppo) con i quali instaurano un rapporto di simbiosi per ricevere le sostanze nutritive che consentono loro di vivere e maturare.

Esistono diverse specie di tartufo, che maturano in periodi differenti dell'anno. Il tartufo è infatti un prodotto stagionale il cui sviluppo è determinato dalle condizioni ambientali e atmosferiche. Questi fattori influenzano la disponibilità ed il prezzo, e rendono il prodotto raro e ricercato.

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Le varie tipologie di Tartufi

– Tartufo Bianco Pregiato (Tuber Magnatum Pico)
– Tartufo Bianchetto o Marzuolo (Tuber Borchii Vittadini / Tuber Albidum Pico)
– Tartufo Nero Liscio (Tuber Macrosporum Vittadini)
– Tartufo Nero Pregiato di Norcia o Spoleto ( Tuber Melanosporum Vittadini)
– Tartufo Nero Estivo o Scorzone (Tuber Aestivum Vittadini)
– Tartufo Nero Uncinato (Tuber Uncinatum Chatin)
– Tartufo Nero Invernale (Tuber Brumale Vittadini)

La loro raccolta è regolamentata da leggi volte a preservare la fertilità del terreno ed è riservata ai cavatori che, dotati di cani addestrati ed esperti, selezionano le specie ammesse alla commercializzazione. I Tartufi hanno una durata di conservazione piuttosto limitata. Una volta acquistati si consiglia di consumarli il prima possibile, per godere appieno delle qualità del prodotto. Qualora ciò non fosse possibile è opportuno conservare il prodotto in frigorifero.

I Tartufi vanno avvolti uno ad uno in tovagliolini di carta che ne assorbono l'umidità, e vanno poi racchiusi in un contenitore per alimenti dotato di chiusura, affinchè il cibo presente non acquisisca il profumo intenso del prodotto. I tovagliolini devono essere cambiati ogni giorno per garantire l'integrità del Tartufo stesso.

Prima di poter consumare il prodotto occorre lavarlo: il Tartufo deve essere delicatamente spazzolato con l'apposita spazzolina inumidita, facendo particolare attenzione a non rovinare con lo sfregamento la scorza esterna. É consigliabile risciacquare di tanto in tanto,e per un tempo limitato a qualche secondo, il Tartufo sotto un getto d'acqua fredda. Una volta pulito il grosso, bisogna eliminare con la punta di un coltellino gli eventuali grumi di terra che sono rimasti attaccati alle cavità più difficili da raggiungere con le setole della spazzolina.

Ci vuole molta delicatezza,attenzione,cura e pazienza, è un processo molto impegnativo ma necessario per godere appieno delle qualità del prodotto. Una volta lavato occorre asciugarlo con dei tovagliolini di carta. Ora è pronto per essere utilizzato! Il Tartufo si sposa benissimo con i classici tagliolini all'uovo, le uova al tegamino, i risotti, le tartare di carne cruda, e i filetti di carne.

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